Wow! Milano, la bancarella del 3000
In tempi come questi la creatività paga. O per dirla tutta è l’unica via possibile. Non mi riferisco solo a blog di cosmetica sperimentale o tutorial di bricolage, creatività nell’immaginarsi nuovi modi di fare cose che esistono già per renderle più fruibili e possibili. Prendiamo ad esempio “la bancarella”, quel metro quadrato di cianfrusaglie irresistibili e tesori a buon mercato che ci costringe a rimettere in gioco il limite mentale che separa l’indispensabile dal superfluo. Come sarebbe una vera bancarella del 2013? Come si adatterebbe alle dinamiche venditore-acquirente? Che tipo di prodotti proporrebbe? L’evoluzione darwiniana della vendita ambulante da un po’ di tempo ha un nome ed anche due papà. Si chiama Wow! e nasce a Milano dall’idea di due giovani imprenditori, Mimmo e Marco, che vogliono rilanciare il commercio su strada e l’artigianato a prezzi accessibili creando una vetrina per designer emergenti provenienti da ogni parte del mondo. Tra le proposte occhiali di bambù, bijou fatti con pezzi di stoviglie recuperati, borse in fumetti d’epoca intrecciati. Le parole chiave del progetto sono innovazione, qualità, ecologia e legalità. Lo stand di alluminio e plexiglas a pannelli solari di Wow! è in giro per le piazze milanesi da novembre ed ha suscitato tanta curiosità e conquistato tanti portafogli. Ma Mimmo e Marco da buoni ambiziosi non si accontentano dei risultati e stanno già preparando cose in grande…
Come nasce l’idea di Wow!Milano ?
Guardandoci intorno ci siamo accorti che nella nostra città la dimensione del commercio su strada era sempre più degradata: prodotti di scarsa qualità, importati da paesi lontani, fatti male ed inquinanti, sono venduti ad un prezzo relativamente basso, ma altissimo se comparato alla qualità e all’impatto ambientale che la loro produzione e distribuzione comportano. Abbiamo cercato di invertire tutto ciò, creando una bancarella esteticamente bella, ecologica e con prodotti di qualità fatti a mano da giovani creativi italiani ed internazionali.
Esponete creazioni artigianali di circa quaranta giovani creativi… ci fate qualche esempio visto che siamo curiosi?
Vendiamo dei portadocumenti in pelle di vitellino ricoperti con la seta di cravatte pregiate, un prodotto che vanta una grande manifattura, un’idea originale ad un prezzo imbattibile dato che eliminiamo gli intermediari. Tutti i nostri prodotti seguono queste linee guida: come gli occhiali in bamboo, le borse ricavate da libri classici o i portamonete musicassette.
Chi si avvicina a curiosare le mercanzie di Wow!?
Abbiamo una clientela davvero eterogenea, dai più piccoli che apprezzano i gioielli in lego ai signori distinti che riconoscono la qualità dei prodotti più raffinati. Il denominatore comune però è la capacità di riconoscere prodotti originali e di qualità, totalmente fuori dal coro dei “grandi brand”.
Commercianti si nasce, voi come ambulanti del 3000 come ve la state cavando?
Con molto entusiasmo affrontiamo molte difficoltà. Abbiamo deciso fin dall’inizio una politica di prezzi molto rischiosa: cerchiamo di vendere al prezzo più basso possibile, mantenendo la fetta maggiore sempre per l’artigiano. Questo porta i nostri margini ad essere molto bassi, e a volte i clienti non se ne rendono conto, ma noi siamo fiduciosi che alla lunga questa politica pagherà.
Come dice il vostro manifesto bellezza, ecologia, legalità, armonia e tecnologia sono i vostri punti di partenza. Cosa state architettando per il futuro?
Siamo in trattative con l’amministrazione comunale per porci come punto di riferimento per il commercio ambulante. Nel frattempo organizzeremo una serie di grandi eventi per le strade della città per promuovere il design e l’artigianato di qualità, ma anche musica e… alcune sorprese!
Per saperne di più:
www.facebook.com/wowmilan?fref=ts