Vuoi essere informato sui nostri Ticket Deals?
Iscriviti alla nostra newsletter.

* obbligatorio
Close

XXxXX – 71 modi di dire contemporaneo a Milano

Studio D’Ars è una galleria storica in centro a Milano e da circa un anno ha una nuova missione: dare uno spazio effettivo all’underground in città. Il 12 dicembre lo spazio ha inaugurato la collettiva XXxXX nata da un’idea del curatore Daniele Decia: concentrare una selezione di nuove leve del contemporaneo italiano in un group show ed utilizzare un formato ridotto ed immediato, il 20 per 20, per destinare lo stesso spazio ad ogni artista e facilitare la circolazione del progetto in altre città.

71 quadri come piccole finestre dentro cui si affacciano linguaggi e tecniche diverse, una per ogni artista. I nomi provengono da illustrazione, writing, street art, hanno influenze che vanno dall’astrattismo al new pop e compongono il puzzle perfetto della nostra arte emergente, quella che stenta ad essere considerata effettiva e degna dell’attenzione della critica.

Daniele mi racconta della piccola battaglia di Studio D’Ars a Milano, dove l’arte nuova e non ancora iconica deve scontrarsi con l’assenza di spazi e attenzione mediatica e cita Francesca Alinovi, tra le prime a portare nell’Italia dei critici d’arte inamidati il mito della street art newyorchese. La Alinovi è vissuta alla fine degli anni ’70, le cose ai nostri giorni sono cambiate, ma non proprio tantissimo.

Basta pensare al caso del processo al “graffitaro” Bros nel maggio 2012 per capire che se Parigi con la Tour Paris 13 annulla la distanza ideologica tra un museo nell’accezione tradizionale ed un grattacielo abbandonato coperto dai disegni di artisti di ogni parte del globo, con file chilometriche di turisti a testimoniare la mancanza di differenze sostanziali, a Milano, la più internazionale delle città italiane, un muro disegnato da artisti con anni di esperienza, collaborazioni in e outdoor e tecniche mature è ancora considerato un muro imbrattato. Parlare di tutto questo sembrerà ripetitivo ma è sempre attuale, come le canzoni natalizie nei negozi di intimo in questi giorni.

Sono certa che tra i 71 scelti per XXxXX ci sono artisti che i nostri figli andranno a vedere a costosissime mostre monografiche. Io tengo d’occhio i nomi che mi hanno compito di più e magari ne riparliamo tra qualche anno.

Nel frattempo li riporto tutti, nessuno escluso: 108, 9Periodico, Ak, Ale Senso, Nicola Alessandrini, Alice Pasquini, Aris, Awer, David Bacter, Francesco Barbieri, Giorgio Bartocci, Massimo Caccia, Camilla Falsini, Carmelo Cambareri, Chekos’Art, Corn 79, Crin, Ct, Giordano Curreri, Darkam, El Euro, Etnik, Fabrizio Fontana, FraBiancoshock, Frank Lucignolo, Gianmaria Giannetti, Gio Pistone, GLoois, Gosia Turzeniecka, Gue, Michele Guidarini, Halo Halo, Irwin, Kraser, Krio,Luca Ledda , Antonello Macs, Andrea Mangione, Marco Memeo, Mrfijodor, Mp5, Nevercrew, No Curves, Opiemme, Orticanoodles, Pao, Pier De Felice, Ale Puro, Ravo, ReFreshink , Denis Riva, Seacreative , Emila Sirakova, Cristian Sonda, Giacomo Spazio, Stencilnoire , Tellas, Tenia, Mattia Turco, U252, UFO5, Uno, Urbansolid, Urka , Giulio Vesprini, Vine, Vins Grosso, Emanuele Vittorioso, Fabio Weik, Zibe, Zorkmade.

 

Studioi D’Ars | facebook

 

 



 

la Germanz

scritto da

Questo è il suo articolo n°102

Sullo stesso genere:

Community feedback