Zedz from Tokyo to Torino
I segni del destino sono quelli in cui tutti crediamo, anche se non lo ammetteremo mai. Per me quest’anno è stato ricco di segni di questo tipo, non ultimo il titolo di questa mostra, che inaugura a un mese dalla mia partenza per il Giappone.
A Torino. Davide Loritano con la sua Square23 negli ultimi mesi ha messo in mostra una serie di artisti encomiabili, e Zedz è solo l’ultimo della lista, ma non meno importante.
Square23 è una galleria piccola, una stanzetta, ma grazie all’artista olandese diventa grande come Tokyo, si illumina dei suoi colori, ne mostra le planimetrie delle case e le strutture simmetriche e sovrapposte una all’altra.
Sono composizione astratte ma allo stesso tempo strutturali e concrete, derivano da un attento studio dell’architettura e del disegno geometrico, ma senza perdere di vista gli anni passati a capire le logiche nascoste del lettering e a sviscerarne il significato, fino a renderlo una nuova composizione.
E studi sono le sue opere, continue evoluzioni di un immaginario architettonico che appartiene a un’epoca indefinibile, al confine con il fantascientifico di Blade Runner.
Da segnalare l’opera murale fatta al Teatro Colosseo qualche giorno prima dell’inaugurazione della mostra. Un grande cerchio che a me ricorda tanto il segnale di trasmissioni della tv, ma si sa, io ho la mente strana e forse è semplicemente una visione diversa di Torino appesa a un muro della città.
Square23 Gallery | sito